Voi lo sapevate che l’arte del macramè, tradizione ligure, è stata appresa dagli arabi e, successivamente, esportata in America Latina?Recentemente ho avuto il piacere di incontrare Giulia e Silvia, che si occupano di ceramica e macramè, e che hanno realizzato il loro progetto chiamato Mahramatun (dall’arabo antico significa fazzoletto).
Le due giovani si conoscono sin dai tempi del liceo e, lo scorso anno, hanno deciso di intraprendere un viaggio in Messico e in Guatemala. Qui Silvia è venuta a contatto con l’arte del macramè, che ha appreso da un gruppo di tessitrici Maia. Giulia, invece, si era già avvicinata alla ceramica e prendeva lezioni in un laboratorio a Quarto dei Mille, e dall’artigianato locale ha tratto ispirazione.
Circa un anno fa hanno iniziato ad esporre i loro lavori nei mercatini liguri e hanno notato che piacevano molto al pubblico. Il loro “debutto”, è avvenuto ad Aprile, in occasione de La Storia in Piazza a Palazzo Ducale. Qui hanno presentato un breve video riguardo il loro progetto e le loro creazioni sono state scelte per essere esposte.
In attesa di avere un proprio posto e attivare uno shop online, le Mahramatun partecipano a vari eventi liguri, tra cui il Palio Marinaro di San Pietro a Sturla di quest’estate.
La storia di queste due giovani donne è la testimonianza vivente che la mescolanza di tradizioni e culture è stata e dovrà di nuovo essere possibile: i genovesi hanno appreso l’arte del macramè dagli arabi e, con la scoperta dell’America, l’hanno esportata fin laggiù, dove è valorizzata moltissimo.
Questa tecnica è stata “ideata” dai marinai per annodare i fili degli asciugamani in modo da non doverli cucire, quando poi è passata nelle abili mani delle donne è nata la tradizione tessile.
Giulia e Silvia vogliono riscoprire questi usi e costumi e rivisitarli in chiave contemporanea.
Non le trovate solamente in giro per i mercatini, ma anche su FB https://www.facebook.com/Mahramatun/?fref=ts , dove potrete visionare alcune delle loro realizzazioni, e alla casella di posta elettronica mahramatun@gmail.com .
Alice Vittoria Mucci