“Non possiamo pretendere che le cose cambino se continuiamo a fare le stesse cose”, è questa la frase di Albert Einstein che apre la mostra GEneration Y, allestita fino al 28 settembre negli spazi di Sala Dogana a Palazzo Ducale.
L’installazione nasce dalla mente di due giovani architetti genovesi del Gruppo Studio_IN2, Laura Candia 26 anni e Jacopo Tedeschi 29 anni: «Abbiamo deciso di partecipare alla terza edizione del concorso internazionale SHOT Sala Dogana Hands-On Transformation e una volta vinto il bando, ci sembrava interessante proporre un progetto diverso, mai realizzato», ci racconta Laura. Da lì l’intuizione di aprire una “chiamata” su Facebook, rivolta a tutti i giovani artisti presenti in città. Il successo è stato immediato e da fine giugno a fine agosto, si sono candidati ben 99 ragazzi, tutti rigorosamente esposti senza operare alcun tipo di selezione. «La nostra idea era quella di portare Genova dentro Sala Dogana e Sala Dogana dentro la città, creando un’interazione e un filo conduttore comune», aggiunge Laura.
In questo modo si segue la narrazione: camminando per i vicoli del centro, seguendo un ipotetico percorso artistico che vede la sua realizzazione nella sala del Ducale, dove entriamo in contatto diretto, anche passandoci attraverso, con gli artisti esposti e con le loro schede di presentazione. Di fatti la mostra è composta dalle opere dei così detti Millenials, ragazzi nati tra gli anni ’80 e i primi anni 2000, cresciuti artisticamente e diventati adulti in un tempo di crisi che lascia ben pochi margini di futuro. Generation Y si pone in controtendenza a tutto questo, una risposta da parte di ragazzi che hanno deciso di inventarsi e reinventarsi in un mondo difficile. Sono artisti, cantanti, musicisti, artigiani e giovani imprenditori, hanno voglia di fare e di mostrare il loro talento. «La nostra ambizione sarebbe quella di dare un seguito alla mostra» - continua Jacopo - «riuscendo a renderla itinerante, portandola nelle varie circoscrizioni della città e caricando le singole schede in internet». Il seme è stato lanciato, ora non resta che seguirne gli sviluppi.
Per chi volesse saperne di più: http://www.palazzoducale.genova.it/inaviga.asp?pagina=1643 e http://www.genovacreativa.it/
Sabrina Bruzzone