Si cerca di dare voce a tutti: per questo motivo si sono presto costituiti i GIT (gruppi di iniziativa territoriale), composti da soci che possiedono azioni della banca e possono partecipare alle assemblee facendo sentire la propria opinione. Hanno il compito di presidiare il territorio, di fare da raccordo tra le attività sostenute dai cittadini e le filiali. Ogni GIT ha un piccolo budget che può decidere di investire nella maniera che ritiene più opportuna. Antea Guzzi, coordinatrice di Banca Etica, ci racconta che in passato ha richiesto di sostenere l’associazione Ponti Migranti, di cui lei fa parte, per l’acquisto di lavagne, libri e altro materiale scolastico, riuscendo ad ottenere un contributo economico dopo che la proposta è stata approvata dal consiglio.
Due anni fa è nato il Gruppo Giovani, iniziativa partita da Roma, che si propone di creare una rete con l’obiettivo di avvicinare i ragazzi a queste tematiche, ponendo le basi per un ricambio generazionale che consenta di investire sul futuro. A questo proposito sono stati organizzati laboratori in collaborazione con le scuole, volti a sensibilizzare gli studenti su temi sociali, e attività con i ragazzi del servizio civile. In particolare si è puntato su “I giochi delle banche”, un gioco di ruolo che propone una riflessione su denaro e risparmio, in cui i partecipanti possono interpretare il ruolo dei banchieri o dei risparmiatori, con l’intento di riuscire a sensibilizzare i ragazzi e portarli a pensare al benessere della società e non soltanto al proprio, attraverso esempi concreti.
Ma gli obiettivi iniziali sono stati raggiunti? Antea Guzzi ci spiega che il progetto è partito in maniera molto decisa quando lei e gli altri ragazzi svolgevano il servizio civile, in quanto avevano più tempo a disposizione, ma adesso con il lavoro è più difficile seguire il tutto. Il bilancio nel complesso resta positivo e li rende soddisfatti del lavoro svolto, ma per il futuro l’obiettivo è quello di coinvolgere altri giovani, magari studenti, che abbiano maggior tempo da investire, soprattutto per dare vita a un ricambio generazionale che possa consentire la continuità del progetto.
Anche in quest’ottica può essere vista la partecipazione all’evento “What’s Up Genova”, augurandosi che qualche ragazzo sia entusiasmato dalle tematiche trattate da Banca Etica e si lasci coinvolgere entrando a far parte dei progetti.